LE CARATTERISTICHE DELLO SMART WORKER

LE CARATTERISTICHE DELLO SMART WORKER

Il lavoro Smart, fino a qualche tempo fa, poteva essere considerato un fenomeno di nicchia, come mostrano i dati della ricerca “Assessing the growth of remote working and its consequences for effort, well-being and work-life balance” di Alan Felstead and Golo Henseke in cui l’incidenza del lavoro da remoto nel mercato britannico era stimata intorno al 15%, con punte del 20% per uomini altamente qualificati.

In questi mesi però molte aziende si sono rese conto che gli uffici erano pieni di persone che potevano benissimo svolgere molte mansioni da remoto con altrettanto successo. Si stima che la percentuale dei lavori “remotizzabili” in modo efficace possa variare tra il 40 e l’80% a seconda della struttura economica di un paese ( vd Boeri su La Voce.info) .

 

L’esplodere di questa forma di lavoro genera domanda di una tecnologia e un’organizzazione innovative che abilitino altrettante nuove interazioni e possibilità e sostengano una altrettanto diversa cultura professionale.

Anche con tecnologia e cultura organizzativa più adeguate, è però evidente che non tutti hanno competenze e caratteristiche professionali e personali adatte allo Smart working ( definiamo così una somma di attività agile e da remoto) e che trattandosi di comportamenti individuali e collettivi non è per nulla semplice modificarli.

 

Può essere utile quindi a definire le aree di comportamento ottimali per lavorare con profitto in modo “Smart”:

 

Flessibilità : capacità di uscire dalla propria zona di confort per dedicarsi con curiosità e passione ad attività non strettamente collegate alla propria competenza professionale.

Rapporto velocità/accuratezza: giusto equilibrio tra accuratezza nella predisposizione di documenti interni e capacità di anticipare/rispettare i tempi richiesti dagli interlocutori di progetto gestendo bene il proprio tempo e comprendendo il contesto più ampio in cui si inserisce la propria collaborazione.

Fiducia: Disponibilità a fidarsi del prossimo e a vederlo come un’opportunità e non un rischio in particolare accordando sul fatto che facendo raggiungere gli obiettivi al proprio interlocutore si avrà un vantaggio.

Rispetto della parola data: rispettare i tempi e gli appuntamenti concordati.

Equilibrio: Saper gestire lo stress di collaborazioni con persone diverse e con ritmi serrati rispettando le persone con cui si lavora e le loro esigenze personali.

Abilitando nel modo corretto lo Smart Working si possono coniugare meglio la ricerca della produttività con il benessere dell’individuo e con le giuste esigenze di sviluppo personale e collettivo.

Una transizione verso questo nuovo modo di lavorare passa però, oltre che dalla tecnologia, dal lavoro sulle persone che in questo nuovo mondo dovranno operare.

 

Nicolò Boggian, Managing Partner Black Tie Professional e CEO White Libra

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