AGRICOLTURA ED ALLEVAMENTO CAUSA DI INQUINAMENTO?

AGRICOLTURA ED ALLEVAMENTO CAUSA DI INQUINAMENTO?

Da diverso tempo autorevoli fonti d’informazioni additano con tono accusatorio le produzioni agro-zootecniche come principale causa dell’inquinamento ambientale.

Partiamo da un presupposto, fondamentale: fare informazione è importantissimo, ma è altrettanto importante il modo in cui lo si fa. Sfruttare la sensibilità e la paura delle persone come veicolo di un messaggio del tutto parziale, è sbagliato. Troppo spesso, lo spettatore o il lettore non hanno le conoscenze adeguate per poter valutare ciò che gli viene proposto, perciò prende per buono il messaggio che più lo colpisce emotivamente. E questa stessa informazione non è necessariamente detto che corrisponda a verità.

Quello che voglio provare a fare, con la semplicità di chi ancora è impegnato nello studio e nella ricerca, è offrire a chi mi legge qualche elemento in più per poter sviluppare un senso critico, sia esso a favore o meno di questo tipo di produzioni.

Cosa sono le emissioni?

Con emissioni si identifica qualsiasi sostanza in grado di inquinare la nostra atmosfera.

Le principali sostanze responsabili, denominati “Gas serra” sono: la famosissima Anidride Carbonica (CO2), il Metano (CH4) e i meno famosi Ossidi di Azoto (NOx), che derivano dall’ammoniaca. 

Cosa comportano i Gas Serra?

Si tratta dei principali responsabili del riscaldamento globale e delle tanto chiacchierate polveri sottili (e non solo!)

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale indica come la quota maggiore delle emissioni totali di gas serra sia dovuta al settore energetico (combustibili fossili), con una percentuale pari all’80,5%. Il settore agricolo, invece, ne contribuisce per il 7,1% (dati del 2018).

In questo 7,1% c’è ancora molto da migliorare, soprattutto riguardo le emissioni di Metano e di Ammoniaca. Il Metano è una sostanza che deriva dalle fermentazioni enteriche (73,8%) e dalla gestione delle deiezioni (18,1%). Questa sostanza, però, ha un ciclo vitale di 10 anni, e ciò significa che viene riconvertito in Anidride Carbonica che poi è riassorbita dalle piante, le quali, a loro volta, diventano alimento per gli animali. La Natura offre sempre le sue soluzioni, l’importante è rispettarne gli equilibri, senza eccedere.

Anche l’Ammoniaca deriva quasi totalmente dalle deiezioni.

Lo spandimento dei liquami zootecnici è funzionale al nutrimento del terreno, in quanto sostanze ricche di Azoto. Un eccessivo accumulo, però, è causa notevoli di danni ambientali, andando a inquinare le acque nelle falde o volatilizzando in atmosfera. A questo proposito è in vigore la Direttiva Nitrati che obbliga gli allevatori a rispettare un limite massimo di spandimenti, a seconda delle zone di ubicazione degli allevamenti: nelle zone considerate “vulnerabili, il limite massimo annuale è di 170 Kg di Ammoniaca per ettaro all’anno e 340 Kg di Ammoniaca per ettaro all’anno nelle zone “non vulnerabili”.

Cosa sono i Nitrati?

Sono sostanze che derivano dall’Ammoniaca e che si sviluppano, una volta nel terreno, attraverso il metabolismo di microrganismi.

Un altro tema da non sottovalutare riguarda la normativa circa i periodi in cui si possono effettuare gli spandimenti: è previsto il divieto di esecuzione degli stessi nei mesi invernali durante i quali le precipitazioni sono più frequenti. Queste condizioni, infatti, provocherebbero un maggior rischio di accumulo di Ammoniaca nelle acque del sottosuolo.

Gli allevatori non possono fare quello che vogliono, ci sono leggi europee che, negli anni, hanno portato (e ancora porteranno) a considerevoli miglioramenti in fatto di emissioni.

Ci sarebbero ancora moltissime cose da dire, ma per ora mi fermo qui.

Questioni come la Sostenibilità Ambientale, il Benessere Animale, l’abolizione degli antibiotici sono in primis nell’interesse degli allevatori, oltre che dei consumatori. Per questo c’è una ricerca continua di soluzioni e di promozione di queste, anche da un punto di vista economico, da parte dello Stato.

Mai come in questo periodo ci stiamo tutti rendendo conto di quanto l’equilibrio tra uomo, animali e ambiente sia importante e l’agricoltura non fa altro che andare in questa direzione.

 

Veronica Gemin

 

Studentessa presso il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente

Università di Padova