POLITICA

Il 15 giugno del 2019 abbiamo provato concretamente cosa significa mettere in contatto 200 persone che sperano. Persone venute da ogni parte d’Italia per ascoltare, proporre, condividere.

La giornata è stata divisa in quattro parti principali:

  • nella prima abbiamo ascoltato alcuni amici del Direttivo di Inpatto che ci hanno spiegato che cosa li ha spinti e li motiva a “starci dentro”
  • nella seconda parte ci siamo divisi in 12 tavole rotonde in cui abbiamo affrontato in ottica propositiva i temi indicati più sotto in questa pagina
  • nella terza parte abbiamo ascoltato alcune testimonianze di realtà politiche così come le intendiamo noi, cioè persone che magari anche a partire da fallimenti e sconfitte si sono rimboccate le maniche facendo Bene quello che gli era dato di fare e stanno facendo dei capolavori
  • nella quarta parte infine ogni tavolo ha relazionato l’Assemblea su quanto condiviso e abbiamo tratto le conclusioni della giornata

Questo modello rappresenta il nostro ideale di azione che, quando non ci vede impegnati a “fare”, stimola, sostiene azioni concrete, le mette in evidenza, in rete tra loro, perché venga condiviso e interconnesso tutto il Bene che c’è.

Fine studi/inizio lavoro

Come ridurre la distanza tra le competenze formate dalla scuola e quelle richieste dal potenziale datore di lavoro. Proviamo ad offrire un nuovo linguaggio, comprensibile dagli studenti e da chi offre il lavoro, che consenta di dialogare. Oggi questi due mondi si parlano poco. Possiamo pensare a nuovi strumenti digitali per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro? Si possono utilizzare meglio quelli già esistenti?

Work life balance

Quali sono i criteri per cui oggi si sceglie un lavoro?

Assume sempre maggiore importanza il rapporto tra spazio/tempo del lavoro e spazio/tempo per la famiglia.

Come si vive la responsabilità professionale tra smartworking e cartellino?

Siamo capaci di fare cose diverse: c’è qualcuno che ci dà fiducia nello sperimentare la flessibilità al lavoro?

Uomo e tecnologia

Automazione, gestione dei dati, robotica, nuovi lavori: come ci poniamo nei confronti del cambiamento in atto con la trasformazione digitale?

Pensiamo di essere pronti come singoli cittadini e come comunità ad accogliere le nuove potenzialità offerte dalla tecnologia per programmare i servizi (pubblica utilità, servizi sociali e assistenziali, gap formativi)?

Si cresce solo quando si innova: siamo consapevoli dell’utilità della trasformazione digitale intesa come ricerca scientifica?

 

 

Europa o non Europa 

Che scenario immaginiamo per le generazioni future? Collaborazione tra popoli o concorrenza tra stati?

C’è chi vorrebbe andare a due velocità, con un’Europa prima sussidiaria e poi centralizzata, dei popoli ma anche delle nazioni.

Quanto sentiamo urgente questo argomento?

Fallimento e ripresa

Come ripartire dopo un fallimento (lavorativo/personale/associativo)? Come rileggere pena e detenzione e più in generale i percorsi di ripartenza per chi ha sbagliato? Riscatto sociale, Economia Carceraria, Made in Carcere e altre esperienze… conosciamo percorsi di cultura carceraria e cultura dei servizi sociali per accogliere e potenziare chi è passato attraverso un fallimento?

Diversità e inclusività

Come si avvicina chi è diverso?

Come far nascere una coesione sociale dai “condomìni” fino al Parlamento?

Siamo disposti a ricercare e accogliere i ruoli di ciascuno, ruoli che non si calpestano ma si integrano, riducendo il timore del diverso.

 

 

 

Profit e no profit: il ruolo economico del Terzo Settore e
dell’imprenditoria sociale 

L’impatto dell’economia sociale in Europa sta crescendo: 11 milioni di occupati, pari al 6,7% dei dipendenti dell’UE, e in termini di nuova ricchezza prodotta, il 10% del PIL europeo. Si sta riaffermando la consapevolezza che fare impresa non significa soltanto fare profitto, ma creare valore. La diffusione di nuovi modelli di business impact oriented e della finanza sociale rappresentano una tra le sfide più importanti del futuro. Il vecchio continente, culla dell’Economia di Mercato, può farsi ispiratore di un modello di sviluppo economico diverso: circolare, sostenibile, inclusivo ed intelligente.

Cultura e competenza amministrativa

Come accompagnare chi ha responsabilità amministrative, come valorizzare la consapevolezza che fare è diverso da analizzare. Superare la burocrazia amministrativa sarebbe il goal vincente…è solo utopia? Se abbiamo esperienza diretta nell’amministrazione pubblica, come rappresentante eletto o incaricato di un ruolo pubblico: è possibile favorire lo scambio di esperienze e contrastare la solitudine di chi prende decisioni che impattano sulla vita del quartiere, della città in cui vivo?

Talento e opportunità: come valorizzare e tutelare
la specificità femminile

Al di là delle rivendicazioni di retribuzione non discriminata favorire l’attribuzione di ruoli e responsabilità coerenti con le capacità di ciascuno e indipendenti dal genere maschile/femminile. Come valorizzare la specificità femminile e particolarmente quella “materna”? Conosciamo progetti per riequilibrare i ruoli di responsabilità e cura all’interno delle famiglie con figli? E’ importante dialogare con le aziende per creare le condizioni che favoriscano il lavoro femminile senza che le donne siano costrette a rinunciare al ruolo di “moglie e madre”.

 

Corpi intermedi, rappresentanza, crisi della democrazia 

Chi mi rappresenta? come sta evolvendo la rappresentanza, esistono metodi e occasioni di partecipazione alla vita civile che contrastino la crisi della democrazia? Onestà o competenza? Siamo sicuri che occorra davvero più comunità e meno stato?

Dear future generations: la cura dell’ambiente

Non solo Greta! Come sostenibilità e innovazione possono scatenare una relazione positiva, mettendo allo stesso tavolo interessi di generazioni diverse?

Cosa lasceremo a chi verrà dopo di noi? Cambiamenti climatici, debito, socialità nuova: tutte sfide che riguardano presente e futuro insieme, quasi difficili da distinguere. Come possiamo ripensare le città, i nostri spazi di vita, la mobilità per andare verso un futuro circolare e sostenibile?

Pensiero critico e disordine informativo 

Fake news, costruzione di numeri e diffusione di opinioni per orientare il pensiero comune. Come si usano le parole in modo non ostile e si scelgono le fonti in modo non banale? La costruzione di una nuova narrazione dovrebbe partire da una chiarezza su come stare “dentro” la conversazione con un’altra persona, sia in compresenza sia dentro uno scambio di pareri e pensieri online, senza cercare alibi, alimentando il pensiero critico senza cadere nella logica delle opposte tifoserie. Siamo tutti piccoli personaggi pubblici: siamo in grado di misurare le nostre reazioni e gestire la disputa con gli altri in una forma reciprocamente interessante?

 

Socialità attiva e solitudine

Come riconoscere, valorizzare o attivare proposte di lotta alla solitudine e alla non comunicazione tra generazioni e culture diverse, tra centro e periferia. In questo ci sono specificità maschili e femminili che potrebbero diventare significative nell’accendere il dialogo tra culture ed età diverse. Chi fa il primo passo?

Dipendenze: ludopatia, droghe e relazioni faticose

Come parlarne e con quali competenze? Chi ci guadagna nella diffusione di slot machine e strumenti da gioco? Esistono metodi e priorità per affiancare le famiglie in modo nuovo: chi si fa carico di situazioni critiche e interviene di fronte a relazioni affettive che degradano e nascondono forme di dipendenza?